La Fondazione Eucentre ha ospitato a Pavia, l’11 dicembre 2025, la conferenza finale di BORIS2, progetto finanziato dall’Union Civil Protection Mechanism (UCPM) e dedicato allo sviluppo di metodologie e strumenti avanzati per migliorare la prevenzione e la preparazione in scenari multirischio. L’iniziativa rappresenta l’evoluzione del precedente progetto BORIS e nasce dall’esigenza, espressa dagli stakeholder coinvolti, di disporre di procedure più dettagliate e applicabili a scala subcomunale per supportare la pianificazione dell’emergenza.
Una giornata di confronto istituzionale e tecnico
La conferenza si è aperta con i saluti istituzionali del Sindaco di Pavia, Michele Lissia, del Direttore Operativo della Fondazione Eucentre, Fabio Germagnoli, e del Presidente di ReLUIS, Mauro Dolce, che hanno evidenziato il ruolo centrale delle competenze scientifiche e della collaborazione internazionale nel rafforzare la resilienza delle comunità europee. A moderare la conferenza l’Ing. Barbara Borzi (Eucentre).
A seguire, Cristina Colaco (DG ECHO) ha illustrato gli strumenti di capacity building messi a disposizione dalla Commissione Europea per rafforzare la preparazione agli eventi estremi, mentre Azzurra Lentini (Joint Research Centre) ha presentato l’evoluzione della base di conoscenze per il disaster risk management in Europa, dall’analisi del rischio alla preparazione.
Il contributo tecnico di BORIS2: metodologia, strumenti e applicazioni pilota
La sessione centrale della giornata è stata dedicata ai risultati tecnici del progetto. Maria Polese (CI3R), coordinatrice del progetto, e Johanna Zweiger (DCNA) hanno presentato la struttura generale di BORIS2, illustrando i progressi compiuti rispetto al progetto precedente e i nuovi obiettivi raggiunti in termini di interoperabilità e di supporto alla pianificazione dell’emergenza.
Daria Ottonelli (CI3R) e Secer Keskin (TED University) hanno presentato le principali criticità e lacune riscontrate nelle pratiche attuali, mentre Matjaž Dolšek (University of Ljubljana) ha illustrato la metodologia sviluppata in BORIS2 per estendere l’analisi del rischio a livello submunicipale, includendo scenari multirischio e interdipendenze tra le infrastrutture critiche.
Serena Cattari (CI3R) ha presentato gli strumenti operativi realizzati in BORIS2 per la valutazione delle prestazioni del sistema di emergenza, mentre Valerio Poggi (CI3R), René Kastner (Disaster Competence Network Austria) e Milena Ostojić (University of Montenegro) hanno illustrato le tre applicazioni pilota sviluppate nel progetto, fondamentali per verificare la replicabilità, la robustezza e l’utilità pratica dell’approccio.
La sessione dedicata all’illustrazione dei risultati del progetto si è conclusa con l’intervento di Marta Faravelli (CI3R) che ha presentato la nuova piattaforma BORIS2, che integra i risultati metodologici del progetto e la loro applicazione nelle aree pilota.
Tavola rotonda e prospettive future
La giornata si è conclusa con una tavola rotonda moderata da Mauro Dolce (ReLUIS), che ha coinvolto stakeholder invitati provenienti da diversi Paesi europei (Austria, Slovenia, Montenegro, Turchia, Italia). Il confronto ha evidenziato il valore aggiunto di un approccio armonizzato alla valutazione del rischio multi-hazard e l’importanza della cooperazione transfrontaliera, soprattutto nelle aree caratterizzate da infrastrutture condivise o da fenomeni naturali con dinamiche sovranazionali.
Dai contributi emersi è stato ribadito come BORIS2 rappresenti un passo significativo verso strumenti più efficaci per supportare decisioni strategiche nella pianificazione dell’emergenza. La possibilità di applicare la metodologia a scala subcomunale, insieme all’integrazione delle infrastrutture critiche e alla valutazione multirischio, consente di individuare con maggiore precisione le aree urbane più vulnerabili e le priorità operative.
Una piattaforma interoperabile per l’Europa
I risultati finali di BORIS2 sono stati integrati nell’omonima piattaforma che costituisce uno strumento fruibile da parte di amministrazioni, autorità di protezione civile e organismi tecnici in diversi contesti nazionali. Il progetto offre così una base metodologica condivisa e strumenti operativi replicabili, contribuendo a migliorare la prevenzione, la preparazione e la capacità di risposta in tutta Europa.
BORIS2 è stato coordinato da CI3R – Italian Center for Research on Risk Reduction, con la partecipazione di partner provenienti dalla Slovenia, dall’Austria, dal Montenegro e dalla Turchia, e con un finanziamento UCPM pari a 854.163,21 euro.
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