CONCLUSO NEL 2024

Le attività decisionali lungo l’intero ciclo della gestione del rischio (DRM), che comprendono la prevenzione, la preparazione, la gestione delle crisi e delle emergenze, nonché il recupero, rappresentano spesso la risposta a situazioni simili che devono essere affrontate in contesti diversi. La conoscenza preliminare delle esperienze positive passate può agevolare decisioni strategiche e complesse; tuttavia, è indispensabile una comprensione comune e condivisa dei diversi scenari possibili e delle soluzioni già identificate e adottate con successo. Tali soluzioni possono costituire buone pratiche (GP), a cui i decisori possono fare riferimento nel momento in cui sono chiamati a compiere delle scelte.
La caratterizzazione delle situazioni che si presentano nel ciclo DRM e l’identificazione delle relative soluzioni possono basarsi soltanto su solide conoscenze scientifiche e accademiche. Pertanto, oltre ai decisori in ambito di protezione civile, risulta essenziale il coinvolgimento della comunità scientifica e accademica, che possiede il know-how necessario. È quindi fondamentale promuovere un’interazione più stretta tra queste due comunità per giungere a una comprensione comune e a una condivisione efficace delle conoscenze.
Il progetto ROADMAP (n. 101017776 – UCPM-2020-KN-AG) ha contribuito a definire una “dottrina sulla gestione del rischio di catastrofi e delle crisi”, intesa come una comprensione condivisa delle pratiche di gestione tra i decisori e gli attori scientifici.
L’approccio adottato e la strategia sviluppata nell’ambito del progetto hanno permesso di costruire una visione generale condivisa del DRM, con un’attenzione particolare a soluzioni concrete e idee pratiche provenienti da tutta la comunità coinvolta. Tuttavia, il processo risulta piuttosto complesso e richiede tempo e un chiaro orientamento per raggiungere l’obiettivo di rendere tale dottrina completa, utile, fruibile e ampiamente utilizzata. A tal fine, sono necessari ulteriori sviluppi affinché il processo collaborativo avviato con ROADMAP possa concretamente proseguire.

In questo contesto, il progetto ROADMAP2 “EuRopean ObservAtory on Disaster risk and crisis MAnagement good Practices: way ahead” ha perseguito l’obiettivo di consolidare e implementare ulteriormente l’approccio metodologico e gli strumenti elaborati nella prima fase di ROADMAP.

Le attività e i risultati del progetto sono stati strutturati per il raggiungimento di due obiettivi principali:

  • Obiettivo 1: istituire una comunità per l’Osservatorio europeo (CEO) delle buone pratiche, al fine di migliorare la conoscenza, la comprensione e la replicabilità delle GP nel contesto della gestione del rischio di disastri;
  • Obiettivo 2: costruire e condividere conoscenze attraverso un ciclo di seminari e workshop collaborativi, centrati sulle buone pratiche e sulla loro applicazione in scenari tematici multirischio.

Il conseguimento di questi obiettivi ha contribuito al raggiungimento della finalità generale del bando, ovvero la creazione di una comunità tematica multidisciplinare a supporto del pilastro scientifico della rete della conoscenza. Inoltre, tale comunità contribuisce, mediante attività formative quali seminari, workshop ed esercitazioni, allo sviluppo delle capacità e alla diffusione di conoscenze e competenze in materia di protezione civile e gestione delle emergenze. Ispirandosi all’organizzazione della Commissione grandi rischi, che fornisce consulenza scientifica al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, la comunità è strutturata secondo un modello multi-panel. Questo schema permette di affrontare differenti tipologie di rischio, stimolando al contempo scambi e interazioni in un’ottica multirischio. L’obiettivo finale è costruire una base condivisa di conoscenza e comprensione, facilitando la diffusione di esperienze, buone pratiche e soluzioni riutilizzabili dalla comunità DRM nel futuro.