CONCLUSO NEL 2019

Il verificarsi delle catastrofi è stato spesso inevitabile, tuttavia una gestione consapevole e proattiva del rischio attraverso una adeguata definizione di misure preventive ha sempre dovuto avere la massima priorità. Le regioni con grandi reti infrastrutturali (come ad esempio i ponti stradali) esposte a diversi tipi di rischio (ad esempio sismico, alluvionale) ed invecchiamento e deterioramento strutturale nel tempo sono state particolarmente vulnerabili. Gran parte delle infrastrutture stradali come i ponti era stata costruita prima dell’introduzione delle linee guida per la progettazione sismica degli anni ’70 (o successive), pertanto tali infrastrutture sono vulnerabili non solo all’azione sismica ma anche agli effetti dell’invecchiamento e del deterioramento.

Il progetto europeo INFRA-NAT ha mirato pertanto al conseguimento di una maggiore resilienza delle infrastrutture critiche attraverso misure preventive, una efficace gestione delle risorse e la definizione delle priorità, concentrandosi sul rischio sismico e sull’invecchiamento e deterioramento dei ponti. Il consorzio del progetto ha compreso tre paesi molto importanti nel contesto geopolitico europeo: l’Italia, l’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia (FYROM) ed Israele. INFRA-NAT ha fornito quindi gli strumenti necessari agli enti locali e regionali per valutare la vulnerabilità sismica delle infrastrutture critiche ed indicazioni su come allocare al meglio le risorse disponibili; i risultati del progetto sono stati applicati anche in altri paesi europei.

I Partecipanti del Progetto Infra-NAT