Progetto TURNkey

Dal 2006 al 2015, in Europa si sono verificati ben 21 terremoti catastrofici che hanno coinvolto circa 284000 persone, provocando la morte di 1049 individui e oltre 18 miliardi in perdite economiche.
Essendo ad alto rischio sismico, purtroppo l’Italia è una tra le nazioni europee maggiormente colpite, basta ricordare i terremoti di L’aquila nel 2009, dell’Emilia nel 2012 e dell’Italia Centrale nel 2016.
Per effetto di questi e di altri eventi simili, sia In Italia che in Europa è aumentato il livello di consapevolezza legato al concetto di rischio e di emergenza sismica. In particolare, si è capito che ulteriori sforzi devono essere compiuti in tal senso e che bisogna investire maggiori competenze e risorse nella capacità di prevedere terremoti e di fornire un allarme rapido, in modo da reagire tempestivamente sia prima che dopo un evento.

A tal fine, nasce il progetto europeo TURNkey (Towards more Earthquake-resilient Urban Societies through a Multi-sensor-based Information System enabling Earthquake Forecasting, Early Warning and Rapid Response actions), finanziato dal programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea H2020 nell’ambito della convenzione n. 821046.
In particolare, TURNkey affronta i temi della previsione operativa dei terremoti (Operational Earthquake Forecasting – OEF), dell’allarme rapido in caso di evento (EEW) e della loro gestione da parte delle autorità competenti, durante e immediatamente dopo l’evento, nell’ottica di reagire tempestivamente anche agli effetti da esso causati (RRE). L’obiettivo di TURNkey è quello di colmare il divario tra i sistemi teorici e la loro applicazione pratica in Europa al fine di migliorare la resilienza sismica prima, durante e dopo un terremoto dannoso.
TURNkey mira a contribuire alla mitigazione del rischio sismico e a compiere progressi significativi in questo settore attraverso solide collaborazioni scientifiche a livello europeo e mondiale. Il progetto, di durata triennale, è iniziato il 1 Giugno 2019 e prevede la collaborazione di 21 istituzioni europee (tra università, centri di ricerca e società). Tra i principali partner di progetto c’è anche EUCENTRE che svolge un ruolo chiave nello sviluppo delle diverse attività. Le 21 istituzioni, facenti parte del progetto e coordinate da Stiftelsen NORSAR, sono di seguito elencate.

  1. Stiftelsen NORSAR (Norvegia) – Coordinatore
  2. Università di Islanda (Islanda)
  3. Università di Strathclyde (Regno UNito)
  4. Bureau de Recherches Géologiques et Minières (Francia)
  5. University College London (Regno Unito)
  6. Eucentre (Italia)
  7. Stichting Deltares (Paesi Bassi)
  8. Istituto meteorologico reale dei Paesi Bassi (Paesi Bassi)
  9. Centro Sismologico Euro-Mediterraneo (Francia)
  10. Bauhaus-Universität Weimar (Germania)
  11. Università di Alicante (Spagna)
  12. Anglia Ruskin University Higher Education (Regno Unito)
  13. Università degli Studi di Bergamo (Italia)
  14. Institutul National de Cercetare si Dezvoltare pentru Fizica Pamantului (Romania)
  15. YetItMoves S.r.l. (Italia)
  16. Gempa GmbH (Italia)
  17. Osservatorio Nazionale di Atene (Grecia)
  18. Nutcracker Research Ltd. (Regno Unito)
  19. Beta 80 SpA (Italia)
  20. Siminn hf. (Islanda)
  21. Università di Patrasso (Grecia)